mercoledì 13 novembre 2024

Anteprima Bollicine: La canzone più ascoltata

 Tutti noi abbiamo una o più canzoni del cuore. Ma la nostra canzone preferita può non coincidere con quella che potremmo ascoltare a ciclo continuo: nel secondo caso si tratta di quella che ogni volta che sentiamo al supermercato o alla radio ci fa sospirare, il famoso disco che ci porteremmo su un'isola deserta. Ma quali caratteristiche deve avere questo brano? E perché è il nostro preferito? Magari per come l'abbiamo conosciuto, o per i sentimenti che ci fa scaturire.

Domenica proveremo a parlarne con gli ascoltatori, "aiutati" da alcune canzoni che sono diventate famose per qualche record che si portano dietro. Alle 16.30, come sempre su Radio Pop!



lunedì 11 novembre 2024

Bollicine 16x08: il violino. Podcast e playlist

 Se vi chiedessimo quali sono gli strumenti musicali tipici del pop rock, includereste il violino? Probabilmente no. Eppure ci sono tantissimi artisti e band che hanno utilizzato questo strumento nelle loro composizioni, a volte anche in modo originale; sia utilizzando componenti esterni (pensiamo all'orchestra utilizzata nei primi lavori di Bennato), sia a volte con componenti fissi del gruppo (vi abbiamo per esempio parlato degli Electric Light Orchestra). In questa puntata di Bollicine, vi abbiamo proposto una serie di brani in cui il violino è parte fondamentale dell'arrangiamento. 

Se volete riascoltare la trasmissione, cliccate al link qui sotto:


Ecco la scaletta del programma:
Quincy Jones "Sanford & Son Theme"  (The Streetbeater)
Edoardo Bennato In fila per tre
Bob Dylan Hurricane
Curved Air It Happened Today
Lucio Dalla 4/3/1943
Electric Light Orchestra Livin' Thing
The Beatles Eleanor Rigby 
It's A Beautiful Day White Bird
Nomadi Utopia (Live)
Quella Vecchia Locanda Un Villaggio, Un'Illusione
Led Zeppelin Kashmir
Scarlet Riviera con Dylan



venerdì 8 novembre 2024

Anteprima Bollicine: il violino del pop rock

Se vi chiedessimo quali sono gli strumenti musicali tipici del pop rock, includereste il violino? Probabilmente no. Eppure ci sono tantissimi artisti e band che hanno utilizzato questo strumento nelle loro composizioni, a volte anche in modo originale; sia utilizzando componenti esterni (pensiamo all'orchestra utilizzata nei primi lavori di Bennato), sia a volte con componenti fissi del gruppo (Mauro Pagani vi suggerisce qualcosa?). Domenica a Bollicine proveremo ad ascoltare alcuni di questi brani, andando a pescare sia tra quelli più noti che tra quelli meno battuti.

Alle 16.30, come sempre su Radio Pop!



lunedì 4 novembre 2024

Bollicine 16x07: 1974, i dischi non italiani. Podcast e playlist

 50 anni fa uscivano dischi fondamentali di grandi artisti come Neil Young, Genesis, Paul Mc Cartney, ma anche di personaggi meno conosciuti come Deodato e Suzi Quatro. In questa puntata di Bollicine siamo andati a ritroso nel tempo per riscoprirli, dando anche un'occhiata alle classifiche musicali del 1974.

 Se volete riascoltare la trasmissione, cliccate al link qui sotto:


Ecco la scaletta del programma:
Deodato Do It Again
Ringo Starr I'm The Greatest
The Rolling Stones 100 Years Ago
Sparks This Town Ain't Big Enough For Both Of Us
Eric Clapton Motherless Children
Paul McCartney, Wings Band On The Run 
MFSB, The Three Degrees T.S.O.P. (The Sound of Philadelphia)
Neil Young Walk On
Suzi Quatro Glycerine Queen
Genesis Lilywhite Lilith 
ABBA Waterloo

Linda & Paul Mc Cartney nel 1974



sabato 2 novembre 2024

Nevergreen: le (quasi) "perfette sconosciute" di De Gregori

In un periodo storico in cui San Siro non si nega a nessuno, neanche ai Pinguini Tattici Nucleari, c’è anche chi, a 73 anni suonati, va controcorrente e decide di diventare resident in un piccolo teatro di Milano, l’Out Off (circa 200 posti a sedere), per un ciclo di 20 concerti (tra il 29 ottobre ed il 23 novembre 2024). Ma lo fa cercando di rispolverare alcuni dei suoi brani meno conosciuti tra le centinaia di canzoni che ha scritto in oltre 50 anni di carriera, a partire dal debutto discografico di Theorius Campus. Ogni sera una scaletta diversa, composta in parte da una manciata di “classici” che si contano sulle dita di una mano (Rimmel e Generale, per esempio) e molti brani meno battuti nei suoi concerti che vengono per l’occasione riarrangiati e riproposti con una nuova veste.

La scelta del teatro non è esattamente economica per gli spettatori (biglietti tra i 78 e i 115 euro), ma è comunque temeraria l’idea di togliere quasi completamente dall’ossatura dei concerti di De Gregori i cavalli di battaglia di una vita, come ad inizio spettacolo avverte il cantautore (“io vi ho avvisato, spero che poi non mi chiediate indietro il costo del biglietto…”

Ma andiamo con ordine: chi vi scrive è andato alla seconda serata, il 30 ottobre, e se volete subito andare al sodo, in fondo trovate la scaletta completa. Ma lasciatemi prima portare un paio di considerazioni a corredo. A partire dal set-up sul palco: Principe con immancabile cappello (nero), occhiali da vista spessi; non ho capito se avesse il gobbo davanti ma non ha perso un colpo in tutto il concerto, anche sfoggliando la sua Dylaniana armonica a bocca. Band a corredo di 7 elementi con tanto di fisarmonica (usata per L’abbigliamento di un fuochista) e  pedal steel guitar.

A dispetto del titolo dello spettacolo, Nevergreen, si inizia non proprio con un brano perfetto sconosciuto, ovvero, Generale; ma poi già con la seconda A pà, dedicata a Pasolini e recuperata da un gran bel disco degli anni 80, inizia una delle sorprese dello spettacolo: un De Gregori particolarmente loquace, che dà alcuni dettagli sulle canzoni, facendo addirittura qualche battuta per il pubblico in visibilio.

Certo, ci tiene quasi subito a dire, presentando Niente da capire (ovvero la risposta a chi diceva che non si capisce niente delle canzoni) che lui ha sempre lavorato per accostamento di immagini, come in un film, e che le canzoni non vanno mai spiegate fino in fondo. Però è interessante per esempio scoprire che Atlantide (il suo capolavoro assoluto, anno di grazia 1976) l’ha scritta prima di prendere un aereo per catania, fluita dal suo inconscio in un periodo di presunta poligamia.

Ogni sera poi compaiono degli ospiti a sorpresa: la prima sera sono saliti sul palco Pacifico e Nannini, la seconda una emozionatissima Malika Ayane, che ha eseguito Pezzi di vetro da sola con accompagnamento di pianoforte.

Alla fine, quasi due ore di concerto in perfetta armonia con musicisti e pubblico, tanto da chiudere, con il valzer di Buonanotte Fiorellino all’ultimo bis, facendo salire sul palco a ballare alcuni temerari spettatori, a cui addirittura il Principe stringe la mano. Sono lontani anni luce i concerti “alla Dylan”, e per fortuna, vista la dimensione del teatro Out Off lontana dai freddi superconcerti moderni.

Scaletta del 29 ottobre:
1. 4 CANI
2. LA RAGAZZA E LA MINIERA
3. CALDO E SCURO
4. CERCANDO UN ALTRO EGITTO
5. I MATTI
6. CATERINA
7. FESTIVAL
8. GAMBADILEGNO A PARIGI
9. L'UCCISIONE DI BABBO NATALE
10. IL CUOCO DI SALO'
11. NUMERI DA SCARICARE
12. SAN LORENZO
13. GENERALE
14. ALICE (CON PACIFICO)
15. BABY BLUE (CON GIANNA NANNINI)
16. AMERICA (CON GIANNA)
17. DIAMANTE (CON GIANNA)
18. BANANA REPUBLIC
19. UN GUANTO
20. SEMPRE E PER SEMPRE
21. RIMMEL
Bis:
- MANNAGGIA ALLA MUSICA
- BUONANOTTE FIORELLINO
 
Scaletta del 30 ottobre:
BUFALO BILL
A PA’
L’ AGGETTIVO MITICO
ATLANTIDE
DERIVA
COMPAGNI DI VIAGGIO
NIENTE DA CAPIRE
DUE ZINGARI
VAI IN AFRICA, CELESTINO!
STELLA STELLINA
LA LEVA CALCISTICA DELLA CLASSE ‘68
LA RAGAZZA DEL 95 – ospite Malika Ayane
FALSO MOVIMENTO – ospite Malika Ayane
PEZZI DI VETRO – ospite Malika Ayane
GIUSTO O SBAGLIATO
I MUSCOLI DEL CAPITANO
L’ ABBIGLIAMENTO DI UN FUOCHISTA
LA VALIGIA DELL’ ATTORE
RIMMEL
Bis:
CARDIOLOGIA
BUONANOTTE FIORELLINO

De Gregori all'Out Off con la sua band

De Gregori con Malika Ayane


martedì 29 ottobre 2024

Anteprima Bollicine: 1974, i dischi non italiani

 50 anni fa uscivano dischi fondamentali di grandi artisti come Neil Young, Genesis, Paul Mc Cartney, ma anche di personaggi meno conosciuti come Deodato e Suzi Quatro. A Bollicine proveremo a scoprirli (o riscoprirli), con un occhio alle classifiche dei dischi più venduti di quell'anno.

Domenica alle 16.30, come sempre su Radio Pop!



martedì 22 ottobre 2024

Bollicine 16x06: Serie TV. Podcast e playlist

Un salto indietro nelle serie televisive degli anni 70 e 80 grazie a questa puntata: molte di queste avevano sigle e colonne sonore importanti, tanto da renderle ancora oggi riconoscibili pur a distanza di anni. Dagli "sceneggiati" del Primo Canale negli anni '70 alle serie americane che popolavano le TV locali nei primi anni '80, un compendio dei suoni che andavano in onda con i relativi ricordi dei conduttori: da "A come Andromeda" e "I racconti di Padre Brown" passando per serie mitiche di importazione, come "Il prigioniero" e "I Jefferson".

 Se volete riascoltare la trasmissione, cliccate al link qui sotto:


Ecco la scaletta del programma:
Mario Migliardi Tema di Andromeda
Actarus Shooting star
Renato Rascel Padre Brown
Hitco The Jeffersons
ND Tony e il professore
Augusto Martelli, Luigi Albertelli La ballata di Bo e Luke
Jacques Dutronc Arsenio Lupin
Nico Fidenco Arnold
Persuaders Theme from the persuaders
'Three's Company' Theme - Ray Charles & Julia Rinker Miller
Ron Grainer - The Prisoner
Supercar (knight rider)
Gigi Proietti L'amaro caso della Baronessa di Carini
Oliver Onions Sandokan
Augusto Martelli  Un giro nel cuore

Patrick McGoohan, "The prisoner"



giovedì 17 ottobre 2024

Anteprima Bollicine: Serie tv '70 '80

 Questa domenica, Bollicine vi fa fare un salto indietro nelle serie televisive degli anni 70 e 80: molte di queste avevano sigle e colonne sonore importanti, tanto da renderle ancora oggi riconoscibili pur a distanza di anni. Dagli "sceneggiati" del Primo Canale negli anni '70 alle serie americane che popolavano le TV locali nei primi anni '80, un compendio dei suoni che andavano in onda con i relativi ricordi dei conduttori.

Domenica alle 16.30, come sempre su Radio Pop!



martedì 15 ottobre 2024

Bollicine 16x05: Italodisco - Podcast e playlist

  Qualcuno ha definito l'Italodisco "Il suono scintillante degli anni 80". Nata in un momento di grande ottimismo, verso la fine degli anni 70, contemporaneamente all'esplosione delle grande discoteche, questo genere musicale è noto soprattutto per alcuni brani che hanno fatto la storia (e le classifiche) di quegli anni. Ma molti artisti, anche già noti per altro, si sono cimentati nel farsi produrre canzoni di questo genere, a volte con risultati interessanti e poco conosciuti. In questa puntata di Bollicine abbiamo provato a farvi conoscere alcuni di questi brani che sono usciti nel periodo aureo dell'italodisco tra il 1978 e il 1984.

Se volete riascoltare la trasmissione, cliccate al link qui sotto:


Ecco la scaletta del programma:
Viola Valentino Romantici
Diana Est Tenax
Amanda Lear Nymphomania
Krisma We R
Ivan Cattaneo Polisex
Donatella Rettore Delirio
Heather Parisi Cicale
Heather Parisi Disco bambina
Aquarium Sounds, Ilona Staller Elena Tip
Ago For You
Vivien Vee Higher
Flavia Fortunato Casco Blu

Diana Est


venerdì 11 ottobre 2024

Anteprima Bollicine: Italodisco

 Qualcuno ha definito l'Italodisco "Il suono scintillante degli anni 80". Nata in un momento di grande ottimismo, verso la fine degli anni 70, contemporaneamente all'esplosione delle grande discoteche, questo genere musicale è noto soprattutto per alcuni brani che hanno fatto la storia (e le classifiche) di quegli anni. Ma molti artisti, anche già noti per altro, si sono cimentati nel farsi produrre canzoni di questo genere, a volte con risultati interessanti e poco conosciuti. In questa puntata di Bollicine proveremo a farvi conoscere alcuni di questi brani che sono usciti nel periodo aureo dell'italodisco tra il 1978 e il 1984.

Domenica alle 16.30 su Radio Popolare.