venerdì 31 ottobre 2014

Quelli che... traducono ancora: anteprima Bollicine

Noi che li conosciamo bene, possiamo dirlo forte: non e' sempre tutta farina del loro sacco.
Ci riferiamo ai nostri amati cantautori, e al fatto che spesso hanno ripreso e tradotto più o meno liberamente canzoni del repertorio di musicisti da tutto il mondo: da Vinicius De Moraes a Roberto Carlos e Pablo Milanes, tanto per citare i sudamericani più noti,  ma anche Brassens, Brel e Boris Vian se vogliamo rimanere in Europa.
Dopo averli già assaggiati in una puntata della quarta stagione, domenica vi daremo altri 10 motivi per approfondire la scoperta di musicisti stranieri utilizzando le bocche degli artisti di casa nostra.

Come sempre, a partire dalle 17,35 su Radio Popolare.

lunedì 27 ottobre 2014

Lou Reed a Bollicine#6x05: streaming e playlist

Un anno dopo, Bollicine celebra Lou Reed, a partire dai Velvet Underground, e racconta anche le influenze che l'artista di New York ha lasciato. Ma abbiamo parlato anche di cinema, con il documentario sugli Spandau Ballet, oltre alle innumerevoli canzoni di Lou che hanno ispirato pagine di letteratura o frame cinematografici. E poi il nuovo album di Musica per Bambini, gia' ordinabile dal sito di Trovarobato.



Ecco la scaletta di ieri:
Lou Reed – Sweet Jane
Velvet Underground- I’m waiting for the man
Sound and vision: Spandau Ballet- muscle bound
Lou Reed – Caroline says
Zum zum zum: Stefania Rotolo- cocktail d’amore (da “Tilt”, Rete Uno 1979)
Lou Reed – Perfect day
Lou Reed - New York Telephone Conversation
Dischi Caldi: Musica per bambini- L’idraulico aulico
Velvet Underground- Stephanie says
Lou Reed- Dirty Blvd
Mi manda Carini: Marianne Faithfull- true lies
Velvet Underground- Pale blue eyes
Lou Reed- Satellite of Love
Io canto da solo: Diego Abatantuono- Eccezziunale veramente
Lou Reed- Street Hassle


sabato 25 ottobre 2014

We're waiting for the man.. Domani a Bollicine!

27 ottobre 2013. Quasi un anno e' passato da quando ci ha lasciato Lewis Allan (Lou) Reed, uno dei più grandi cantautori, poeti e innovatori della musica rock.
Con i suoi Velvet Underground  ha anticipato di almeno 10 anni la scena nichilista punk ed ha fatto da battistrada a tanti artisti; ha solcato poi il glam, il pop rock diventando, con la sua voce roca e apparentemente monocorda, un'icona della musica popular.
Domani dedichiamo a lui la puntata di Bollicine, raccontandovi in musica perché e' diventata una delle figure musicali più influenti e importanti degli ultimi 4 decenni.


E ovviamente alle 19,30 vi aspettiamo per l'aperitivo in Via Ollearo 5!

martedì 21 ottobre 2014

L'aperitivo di Bollicine...in via Ollearo!

Ascoltatori di Bollicine, unitevi!
Stiamo organizzando il primo aperitivo comunitario, subito dopo la trasmissione di domenica prossima. Se raggiungeremo la massa critica, ci troveremo il 26 ottobre, attorno alle 19,30, presso il circolo EnoSud, che si trova proprio sotto la sede di RadioPopolare in via Ollearo 5 (Milano).

Raccogliamo le adesioni... se vuoi partecipare, scrivici o tramite la nostra pagina facebook, o scrivendoci a bandalarga (at) radiopopolare.it.



lunedì 20 ottobre 2014

Il Glam Rock a Bollicine#6x04: streaming e playlist

Abiti sgargianti, chitarre pacchiane, fiati balbuzienti e ricami per archi: Marc Bolan, David Bowie, Rod Stewart e Lou Reed sono tra i principali protagonisti della puntata di ieri di Bollicine dedicata al Glam Rock, che potete riascoltare qua.



Un genere che nasce all'inizio degli anni 70 in contrapposizione ai grandi gruppi del rock e al prog, che conquista specie in Gran Bretagna un grande seguito di pubblico giovanissimo.
Se volete approfondire, ecco un romanzo di fantascienza che vede addirittura David Bowie protagonista.

La scaletta:
Suzi Quatro- Devil gate drive
David Bowie "Ziggy Stardust"
Faces (Rod Stewart)- Sweet Lady Mary
Sound and vision: Rocky Horror Picture Show- Time warp
Zum zum zum: Elio e le storie tese- Balla coi Barlafus
Mott The Hoople "All the young dudes"
Sparks "This town ain't big enough"
Dischi Caldi: AltJ- every other freckle
Marc Bolan/T.Rex "20th century boy"
New York Dolls "Trash"
Roxy Music "Virginia Plain"
Mi manda Carini: Sebadoh-careful
Giuda "Get that Goal"
Alice Cooper "School's out"
Io canto da solo: Beppe Grillo e Mina- dottore
Iggy Pop & The Stooges "Search and Destroy"
Lou Reed "Vicious"

domenica 19 ottobre 2014

Strumenti e Cambiamenti a BandaLarga#237: streaming e playlist

Un articolo del Corriere della Sera ispira questa puntata un po’ anomala di BandaLarga, dove per una volta la musica funge da colonna sonora alle parole. E le parole commentano quanto internet ha cambiato, da 15 anni a questa parte, una serie di abitudini che prima erano comuni per tutti noi: dalla consultazione del televideo alle lettere tradizionali, mandate nelle tradizionali cassette rosse.
Se volete riascoltare la trasmissione, qua trovate lo streaming integrale, e piu' sotto la playlist.


Led Zeppelin- thank you
Pentagram- Little games
Lake- bury the house
Musica per Bambini- la famiglia del becchini
Marlene Kuntz- trasudamerica
Fabi-Silvestri-Gazzè- Come mi pare
Parquet Courts-bodies
Camillas-Rovi
The Cure- killing an arab
Riccardo Sinigallia- Prima di andare via
Kim Hiorthoey- soliga dagens slaeppiga trosor
Artemoltobuffa- Fino a lunedì
Big Star- when my babe's beside me
Avi Buffalo- Think it's gonna happen again
Carlot-ta- Basiliscus
Marco Notari- la terra senza l'uomo
News for Lulu- Eagles
CSI- Blu
Europe- the final countdown



I grandi del Glam Rock: oggi a Bollicine#6x04

"[David Bowie in Hunky Dory] è una boccata d’aria fresca per lo schema classico della canzone cantautorale. Una ridefinita estetica decadente che lega insieme melodie irresistibili, arrangiamenti pieni di mistero e testi su più livelli tra narrazione, filosofia e allegoria. Nel piano melodrammatico di “Oh! You Pretty Things” l’avvento di un homo superior che canta ritornelli inquietanti quanto orecchiabili. Bowie mette in mostra il suo gusto kitsch per la parodia e, dopo aver deriso il vibrato di Bolan in “Black Country Rock”, osa fare il verso al suo nuovo nume Lou Reed nella scomposta e sfacciata “Queen Bitch”.
Musicista, intrattenitore o splendido attore? Semplicemente uomo effeminato privo di direzioni precise e, così, il perfetto pop di “Changes” diventa quasi un manifesto d’intenti".
Cosi'Mauro Vecchio descrive, nella sua guida, l'estetica che nei primi anni 70 andava sotto il nome di Glam rock e che accomunava artisti del calibro di Marc Bolan, Alice Cooper, Lou Reed oltre al gia' citato David Jones (più conosciuto come Bowie).

Ne parleremo oggi a partire dalle 17,35 a Bollicine su Radio Popolare. 

Ziggy in un sobrio abito da passeggio

mercoledì 15 ottobre 2014

I 5 concerti della mia vita (ma credo solo della mia vita)

Autunno, tempo di bilanci. Tra i tantissimi concerti visti in oltre 25 anni, ho provato a pensare a quelli che in qualche modo sono rimasti in testa.. Bob Dylan mentre perde la dentiera a Montreux? I Nirvana all'ultima apparizione italiana nel '94? Naa, acqua.
I 5 concerti che mi appresto a citare (in rigoroso ordine cronologico) sono in buona parte trascurabili dal punto di vista musicale, ma per me sono la dimostrazione di quanto la nostra musica sia, sempre e comunque, la colonna sonora della nostra vita.

Edoardo Bennato (Villafranca di Verona, 1985) 
Avevo 11 anni, e, grazie all'amico con la chitarra, dopo l'orgia di compilation Mixage e OroPuro avevo cominciato ad apprezzare le opere di un cantautore napoletano ancora sulla cresta dell'onda: Edoardo Bennato.
In realta'conoscevo solo due canzoni: oltre all'evergreen "Il gatto e la volpe", l'altra era una canzone minore, Mangiafuoco.
Mia madre, povera malcapitata, fu la vittima che si sacrifico' e accompagno' mia sorella e me al concerto, presso il castello di Villafranca. Era l'anno di OK Italia, e, nonostante le attese, Edoardo tralascio' le uniche due canzoni che conoscevo e che aspettavo con ansia.
Ma il ghiaccio era stato rotto, e dopo un po' di gavetta (ricordo ad esempio un terrificante concerto di Zucchero, sempre accompagnato da mia sorella) finalmente avrei potuto presenziare a grandissimi artisti in autonomia.

Sonoria (Milano, 1995)
Balziamo ai tempi dell'università. Uno dei grossi happening che si svolge a Milano, zona Parco Aquatica. Con l'amico Gip parto da Padova in treno. Obiettivo: sciropparsi ore di musica in attesa del grande evento, The Cure, che chiuderanno la kermesse. Alle 15 iniziano i concerti su due palchi, come usava fare al tempo. A causa forse della pioggia, che ricopre di fango i partecipanti, tutti i gruppi sono in clamoroso ritardo. Tanto che i nostri due coraggiosissimi eroi, per non perdere l'ultimo treno che li riconduca a Padova, abbandonano mestamente i palchi prima di mezzanotte, mentre (con oltre due ore di ritardo) Robert Smith si appresta ad incendiare la folla.




Austin Lace (Circolo Magnolia, 2005)
E ora arriviamo ad un concerto del decennio scorso. I belgi Austin Lace, autori di un disco di esemplare pop cristallino (Easy to cook) e protagonisti, nell'estate 2005, di uno sfortunatissimo concerto. Non ricordo se per qualche evento sportivo o perche' semplicemente faceva caldo, fatto sta che il mio amico Andrea ed io ci siamo ritrovati da soli a questo bellissimo live, che i belgi han dovuto fare praticamente solo per noi. Ah, essendoci dovuti assentare per qualche telefonata, hanno pure dovuto interrompere il concerto per aspettarci.

Musica Per Bambini (Milano, casa Carini, 21 dicembre 2009)
Come ogni anno, era il mio compleanno. Ma quell'anno era anche la terribile nevicata del 2009 che seppelli' Milano. La mia fidanzata Laura, organizzo' un concerto a sorpresa (chissà se si chiamavano gia' house concerts?) a casa Carini (si',il mio socio di radio). dove suonavano e teatravano i Musica per bambini. E' stato un concerto pazzesco soprattutto per la gente che nonostante la neve era riuscita ad arrivare. Compresi i parenti dal Veneto.



Colapesce (Verona, FNAC show case, 2012)
La prima esperienza come intervistatore davanti ad una cinquantina di persone. Colapesce, dannazione, e' stato un osso durissimo: rispondeva a monosillabi e a volte manco con quelli. Il punto piu' alto e' stato quando durante l'intervista gli ho chiesto se nello showcase che seguiva avrebbe eseguito anche uno dei pezzi tratti da "9 cover". Risposta secca: NO. Impagabile.



lunedì 13 ottobre 2014

La letteratura vista dai cantautori: Bollicine#6x03. Streaming e Playlist

Puntata di Bollicine dedicata alle personalizzazioni fatte dai cantautori italiani su: poeti, scrittori, filosofi... dal Battiato orientaleggiante dei 70 al Branduardi folk degli 80, passando per gli storici pezzi di Endrigo, Modugno e Vecchioni.








Ecco anche la scaletta:

Franco Battiato-l'era del cinghiale bianco (riferimenti alle idee esoteriche dello scrittore rene'guenon, citato col suo nome arabo alla fine della canzone)
Edoardo Bennato- Mangiafuoco
Zum zum zum: Renato Rascel- padre Brown
Domenico Modugno- Che cosa sono le nuvole
Sound and vision: Marvin Gaye & Tammi Terrell "Aint No Mountain High Enough"
Angelo Branduardi- Il violinista di Dooney
Sergio Endrigo- Il Soldato di Napoleone
Dischi Caldi: Blonde Redhead- Lady M
Lucio Dalla- Un'auto targata TO
Fabrizio De Andrè- Un Matto
Mi manda Carini: Morrisey- everyday is like Sunday
Francesco Guccini- L'isola non trovata
Daniele Silvestri e tete de bois- non si può essere seri a 17 anni (Rambaud)
Roberto Vecchioni- Canzone per Alda
Csi- linea gotica (citazione di Beppe Fenoglio)
Francesco De Gregori- Alice non lo sa (Cesare Pavese)


venerdì 10 ottobre 2014

Bollicine, cantautori e letteratura: la terza puntata

Tantissimi cantautori italiani hanno preso spunto da opere letterarie per le loro canzoni. Sapevate ad esempio che Alice di De Gregori fa riferimento a Pavese? o che ci sono interi dischi di Bennato e Branduardi ispirati da un libro o da un poeta?

Se vi abbiamo incuriosito un pochino, non perdete la puntata di domenica di Bollicine, che sicuramente vi fara' vedere sotto una luce diversa alcune canzoni che magari gia' conoscete. Su Radio Popolare, ovviamente!

"E'stata tua la colpa..."

lunedì 6 ottobre 2014

Jimi Hendrix a Bollicine#6x02: tutta a mancina, perfino! Streaming e playlist

Ieri a Bollicine abbiamo parlato del mancino più celebre in ambito musicale, Jimi Hendrix; a partire dalle origini, nei suoi dischi con la Jimi Hendrix Experience e nelle recenti rievocazioni legate al film che vede come protagonista, nei panni del grande chitarrista, Andre' 3000 degli Outkast.
Ma anche le consuete rubriche che hanno rievocato film, telefilm e programmi del passato. Riascoltate i riferimenti alla colonna sonora di Lucy e di Fantozzi, come pure la sigla diAlfred Hitchock presents a questo link:




Ecco la scaletta che avete ascoltato (o state per):
Rosa Lee Brooks - My Diary (with Jimi Hendrix) (1965, scritta da Arthur Lee)
Jimi Hendrix-Foxy Lady (Are you experienced)
Zum zum zum: Orchester Alfred Hitchcock presents theme (Funeral March of a Marionette
Jimi Hendrix- Purple Haze (secondo singolo, poi in Are You Experienced)
Sound and vision: Damon Albarn- Sister rust
Tim Rose- Hey Joe (la prima versione folk, che precedette quella di Jimi)
Jimi Hendrix- Hey Joe (primo singolo, 1967)
Dischi Caldi: Marlene Kuntz -Oblio
Joey Dee and The Starliters- Peppermint Twist (gruppo con cui ando’ in tour ne 1965)
Jimi Hendrix- The Wind Cries Mary (terzo singolo, 1967)
Mi manda Carini: Nicole Atkins- we wait too long
Jimi Hendrix- Little Wing  (Axis: bold as love)
Jimi Hendrix-Angel
Io canto da solo: Paolo Villaggio- la ballata di Fantozzi
Jimi Hendrix- Star Spangled Banner  (hymn USA, da Woodstock 1969)
Jimi Hendrix- All Along the WatchTower (Electric Ladyland)
Bob Dylan- all along the watchtower
Jimi Hendrix- Manic Depression (Are You Experienced)
Jimi Hendrix- Burning of the midnight lamp


venerdì 3 ottobre 2014

Jimi, le sue chitarre ed il film: Bollicine 6x02

Solo tre ellepi' ufficiali con la Jimi Hendrix Experience, una morte tuttora misteriosa a soli 27 anni e degli assoli di chitarra che sono diventati leggenda: uno dei mancini della storia più celebri, l'americano James Marshall Hendrix, che sara' protagonista assoluto della puntata di domenica di Bollicine.
Parleremo dei suoi esordi come session man, delle sue tournée con Joey Dee and the starliters prima che diventasse famoso, e del film attualmente nelle sale, che lo ritrae tra il 1966 ed il 1977.
Doveste perdervi la trasmissione, troverete su questi lidi a partire da lunedì il podcast e la playlist.

Ci sentiamo domenica?