sabato 31 maggio 2014

Vota le migliori canzoni rock italiane!

È arrivato il momento di giocare con noi! L’8 giugno puntata speciale di Bollicine, dove col vostro aiuto eleggeremo la canzone rock più rappresentativa di 50 anni di panorama italiano.
Noi abbiamo cominciato con queste , ma puoi sempre segnalarci le tue o sulla pagina Facebook di Bollicine o nei commenti di questo post e le aggiungeremo.
Le regole: 
  1. Puoi votare più canzoni contemporaneamente
  2. È possibile aggiungere altre canzoni, purchè di artisti differenti
  3. Nella puntata dell’8 giugno, in formato extralarge, vi faremo ascoltare le canzoni più votate e ne parleremo con voi in diretta.


giovedì 29 maggio 2014

3 cose sugli inglesi e la loro (e mia) bevanda preferita

Vi piace il the, o come scrivo sempre io, il tè? A me molto. Sapete, essendo praticamente astemio e odiando l'odore del caffè, qualche droga alternativa la dovevo trovare. Gli inglesi sono dei veri appassionati. Ecco alcune cose che forse non sapevate sulla loro (e mia) bevanda preferita:

1. Quello che da noi è conosciuto come English breakfast, in Gran Bretagna si chiama solo the everyday tea.
Del resto, è come se da noi chiedessimo ogni volta "vorrei un'italian pizza".

2. Quanti modi ci sono per fare il the? Almeno tanti quanti noi ne abbiamo per prendere il caffè. Tazze di varie dimensioni, con latte a varia gradazione di grasso, cucchiaino piccolo o grande, infusione rare o medium (come per la carne: qua cambia il tempo di pucciamento della bustina).


3. Negli albergoni londinesi, tutto costa un occhio della testa. Come da noi. Ma il the no: it's free. Ci sono sempre gli scatoloni di bustine colorate ed il bollitore in un angolino.

Se vi piace il the, welcome in Britain.

domenica 25 maggio 2014

Bollicine#33- Quelli del flauto. Streaming e playlist

Puntata dedicata allo strumento di Peter Gabriel, Ian Andrerson, Elio (delle storie tese) e tanti altri artisti che hanno usato il flauto traverso per le loro canzoni. Come sempre, riascoltabile qua.

 Ecco la playlist:
Pfm- photos of ghosts
Edoardo bennato-nel covo dei pirati
Le raccomandate: Musica per bambini-  (castello di Gropparello)
Focus- hocus pocus
Francesco De gregori- suonatori di flauto
Genesis- Firth of fifth
Spirit- Taurus
‎Led zeppelin- stairway to heaven
Fiorenzo Carpi- Lucignolo
Mi manda Carini: Loredana Bertè- e la luna bussò (Carroponte 29/5)
Mi manda Carini: Davide Berardi- corpo e cristal (enosud, 28/5)
Elio e le storie tese-plafone
Jethro tull- bouree
Belle and sebastian- storyteller
La locanda delle fate- sogno di estunno

Anteprima Bollicine#33: Largo al Flauto!

Peter Gabriel dei Genesis, Elio delle Storie Tese,Ian Anderson dei Jethro Tull...
Solo alcuni dei grandi musicisti con una passione in comune: il flauto. 
Oggi a Bollicine la playlist sarà interamente dedicata al Flauto Traverso, con una playlist di canzoni accomunate dall'avere all'interno degli assoli fatti con questo strumento. Anche da parte di gruppi insospettabili. Un esempio? Ascoltate l'intro di Stairway to heaven, di cui abbiamo parlato ieri.

Oggi a partire dalle 17,35, Radio Popolare!

 

sabato 24 maggio 2014

il presunto plagio degli Zep

Si è parlato molto in questi giorni, anche sui giornali italiani, di questo articolo del Time riguardante un presunto plagio degli Zeppelin di Plant & Page.
L'accusa non riguarda certo una cosina da poco scritta dagli Zep, ma uno dei più grandi successi planetari di tutti i tempi, ovvero Stairway to Heaven  (contenuto nel quarto disco della band inglese, prossimo alla ripubblicazione in versione rimasterizzata).
L'originale (presunto) dell'arpeggio inziale è contenuto in Taurus, brano tratto dal disco di esordio degli Spirit di Randy California (scritto due anni prima del capolavoro zeppeliniano); e il dubbio che ci sia stata un'ispirazione diretta viene, pensando che in quegli anni gli Spirit aprivano i concerti di Page &c...

se siete curiosi, ecco Taurus (dopo circa 1 minuto l'arpeggio incriminato):



e questa la ballad più famosa, di cui parleremo domani a Bollicine:



 

giovedì 22 maggio 2014

come mi vedono i lettori di questo blog


(thanks to Viola Scintilla)

5 motivi per cui negli '80 lo sciopero era una figata

Lo sciopero dei tassisti contro Uber mi ha fatto riflettere come non sempre gli scioperi altrui portino disagio. Facendo uno sforzo sono tornato indietro di trent'anni e ho pensato a quanto questa parola, nei favolosi anni 80, mi facesse sognare. Ecco alcuni esempi di cose per cui un dodicenne di allora poteva gioire delle lotte altrui.

1) lo sciopero dei professori
a saperlo prima, uno poteva anche starsene a casa a dormire. Ma ci si poteva anche accontentare di starsene in classe a far finta di leggere il librone di Antologia con dentro un numero di Paninaro.
2) lo sciopero dei giornalisti RAI
L'unica occasione per vedere i Puffi nell'unico televisore di casa (ore 20, Italia 1) era quando il Tg1, causa sciopero, durava 3 minuti. Per sottolineare il disagio del giornalista, in questi casi anche lo studio della RAI era piu'spoglio delle altre sere. Probabilmente, il giornalista era anche in mutande.
3) lo sciopero dei giornalisti della carta stampata
specie se fatto di domenica, consentiva di avere la scusa per non dover andare in edicola a comprare L'Arena per il proprio genitore.
4) Lo sciopero dei casellanti
Ai tempi pre-telepass succedeva che, se eri fortunato e nella stazione di uscita dell'autostrada il casellante era in sciopero, potevi uscire senza pagare il pedaggio e ti tenevi il biglietto come ricordo. La soddisfazione era tale (e la benzina non costava come l'acqua Perrier come oggi) che ti veniva voglia di tornare indietro e farne un altro pezzettino.
5) lo sciopero dei giornalisti sportivi
da qualche tempo non bazzico piu' le tivvu' italiane, ma un tempo, quando questa categoria scioperava, venivano mandate in onda le partite di calcio senza commento, solo con i cori dei tifosi come unico accompagnamento audio. Occasione imperdibile per imparare nuovi insulti.

martedì 20 maggio 2014

Alabama Monroe ovvero The Broken Circle Breakdown ovvero che cosa ci azzecca il Belgio con il Bluegrass

Di Alabama Monroe (in inglese the The Broken Circle Breakdown) mi ha colpito proprio questo aspetto...un gruppo di appassionati di Bluegrass in Belgio! Che per me fino a poco fa era la terra di Jacques Brel e dei Deus..



Per chi non lo conoscesse il bluegrass è un genere di musica di origine americano che per semplificare può essere ricondotto ad una specie di country ante-litteram. Ed in cui lo strumento principale è il banjo, quella chitarrina rotonda che produce quel suono che non può non fare pensare a qualcosa di rurale. Che è anche l'ambientazione del film...ci troviamo infatti in aperta campagna a Gand nelle Fiandre in Belgio.

Oltre al tema del dolore che può dividere anche due persone che sono fatte una per l'altra, nemmeno tanto in secondo piano il film sembra parlarci anche della fascinazione per l'America che può arrivare a "colpire" un gruppo di persone che vivono in uno sperduto paesino del Belgio. Fascinazione per un genere che non è nemmeno il rock nelle sue varie declinazioni ma il bluegrass che credo sia quanto più lontano da ciò che siamo di solito abituati ad ascoltare.

E' musica tradizionale, riconducibile al folk che viene però vissuta dai protagonisti con una tale intensità da farla apparire estremamente attuale. E che segna a più riprese vari momenti della vita dei protagonisti, non ultimo quello finale con la morte della protagonista. 

Quel genere di musica tradizionale rappresenta l'amore verso una terra (l'America) dalle mille possibilità, dove è sempre possibile ricominciare da zero. E dove questo amore per la tradizione si contrappone a quell'altra "tradizione" invocata da chi si oppone al progresso per la ricerca sulle cellule staminali e da chi incita al fondamentalismo religioso.

Ed è bello poi scoprire che i protagonisti del film Veerle Baetens e Johan Heldenbergh eseguono personalmente i brani interpretati su schermo, che la Broken Circle Breakdown Bluegrass Band esiste veramente e che i due protagonisti ne fanno parte. E che nel loro repertorio c'è Further on (up the road) di Bruce Springsteen o la bellissima If I Needed you di Townes Van Zandt



E durante il film il protagonista ci fornisce pure un suggerimento musicale..quello di ascoltare l'album Manzanita di un artista a me sconosciuto... tale Tony Rice Unit





che sicuramente vedrò di ascoltare al più presto, pur non essendo un amante del genere bleugrass. Ma è proprio questo che mi piace dei film, quando ti danno degli stimoli e ti incuriosiscono fino a farti scoprire cose impensabili e che non avresti mai immaginato!


 
 



 
 



I nonni dell'Iphone (Commodore style)

Bentornati alla nostra rubrica dedicata al futuro, visto con gli occhi del passato.
Dopo aver parlato di Dune, di cassette malamente registrate e di merendine per freak, e' arrivato il momento di raccontarvi del computerone che piu' di ogni altro ha portato in casa degli italiani i videogiochi con uno dei trucchi piu' semplici e geniali: il Vic 20!

Recita lo spot dell'83:
 "gli altri" fanno solo videogiochi, "questo" e' una bomba! ti insegna anche il linguaggio del futuro (chi si ricorda il basic, NDR).
E quindi orde di genitori a comprare, alla modica cifra di 199.000 +IVA, finalmente un oggetto educativo per i propri figli.

Da notare la felice intuizione dei pubblicitari che ci siano gia' i bisnonni delle app tanto di moda oggi: al secondo 21 del filmato, un proto foglio excel (entrate/uscite) e un proto foglio word (ricette), con dei disegnini che manco i vostri figli al nido ormai fanno piu' cosi' stilizzati. Ma questo era il magico mondo degli 8bit.

Due anni dopo, ecco arrivare l'evoluzione del vic20: il vendutissimo Commodore 64. Per i ricconi, accessoriato di disk drive (pero' quelli gross come una pizzetta e sinuosi come un numero di Tex). Per gli sfigati come me, dotato di un semplice e quasi inutile lettore a cassette.

La differenza era enorme tra i due supporti, in termini di fruibilita' e di status. Sapete, avere quella specie di tostapane mangiadischi era l'equivalente di avere oggi i googleglass.
Ricordo anche che, per risparmiare sull'acquisto di videogiochi compatibili con il C64, vendevano in edicola riviste specializzate dove erano riportati programmi scritti su lunghi listati, appunto, in basic che si potevano comodamente copiare dal tastierone del computerone Commodore.
Beh, in un paio d'ore, se eri fortunato riuscivi a scrivere il tuo giochino, giocarci per una decina di minuti e poi, stremato, spegnere il Commodore... senza salvare il gioco! gia'. sembra preistoria, ma i dati non si potevano salvare, a meno di non avere il costosissimo lettore di pizzette.
E se eri sfortunato? avevi sbagliato a scrivere qualche comando e potevi perdere un'altra oretta a trovare l'errore salvo poi rinunciarci e tornare a giocare coi Lego in salotto.

domenica 18 maggio 2014

Bollicine#32: Attorno a Bob Dylan- Streaming e playlist

Puntata di Bollicine dedicata indirettamente a Bob Dylan: gruppi e cantautori, italiani e non, che hanno tradotto, riadattato o semplicemente citato canzoni del celebre cantautore nato in Minnesota. Se ve la foste persa, non preoccupatevi, potete riascoltarla qua.

Abbiamo parlato anche di telefilm, con Shameless, formidabile esempio di famiglia politicamente scorretta passata sul piccolo schermo da un'ambientazione britannica ad una americana, ma anche di concerti, musica gospel e tante altre cose. Questa la playlist della trasmissione:
Bob dylan- winterlude (70)
Degregori- buonanotte fiorellino (75)- fdg ha dichiarato di essersi ispirato alla prima
Le raccomandate: (Tragni): The High Strung - The Luck You Got (sigla di “Shameless(US)”)
Le raccomandate (Carini): Barzin- words tangled in blue
Fabrizio De Andrè - via della povertà
Jimi Hendrix- all along the watchtower
Mi manda Carini: Johnny Winter- Highway 61 revisited
Byrds-mr tambourine man
Luigi Tenco- la risposta è caduta nel vento (tradotta da Mogol, grande fan)
Dischi Caldi: Damon Albarn
I nomadi- ti voglio
Mimmo Locasciulli- una serie di sogni (series of dreams, tradotta con degregori)
Cèlo, manca: The brothers and sisters- I shall be released
Francesco De gregori- non dirle che non è così (da "la valigia dell'attore")
Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola- avventura a durango
Bob Dylan- full moon and empty arms

sabato 17 maggio 2014

anteprima Bollicine#32: Bob Dylan e dintorni

Cos'hanno in comune Fabrizio De Andre', Jimi Hendrix, Francesco De Gregori, Luigi Tenco e i Nomadi?
Apparentemente diversissimi. Eppure, ognuno di loro deve un pezzetto della propria fortuna musicale ad un cantautore americano che tra qualche giorno compie la bellezza di 73 anni: Robert Allen Zimmermann, forse piu'conosciuto con il nome d'arte di Bob Dylan.

Domani a Bollicine vi racconteremo di come le strade di molti artisti si siano incrociate con la musica e la potetica di Bob: come sempre, a partire dalle 17,35 su Radio Popolare.



lunedì 12 maggio 2014

Agnes Obel e Melanie De Biasio - Danimarca-Belgio 1-0

Il 7 Maggio, complice un biglietto omaggio, ho avuto modo di vedere all'Alcatraz le due artiste. In particolare Agnes tornava a Milano visto che il concerto previsto ad Aprile era stato poi annullato.
  
La prima sorpresa si presenta all'interno dell'Alcatraz. Solo posti a sedere! Tanti anni di frequentazione e per la prima volta mi capita di trovare il locale disposto come se fossimo ad una recita teatrale. Chiamo la mia amica Dorina per chiederle se a lei era mai successo. Lei che conosce bene l'ambiente mi dice che lo fanno perchè sanno di non renderlo soldout. ed in effetti il concerto è soldout ma ci saranno al massimo 500 persone. Molto meno della capienza del locale!

La prima a salire sul palco è Melanie De Biasio. Belga, ha inciso nel 2012 un disco No Deal con il quale si sta facendo conoscere anche in Italia. Suona il flauto traverso e si fa accompagnare alla chitarra elettrica. Musica d'atmosfera, notturna, a risaltare è soprattutto la voce di Melanie. Che devo dire su disco aveva colpito molto di più. Qui alla fine ci si annoia un pò quando invece il disco era risultato vario e coinvolgente.

Pochi minuti e sul palco si presenta Agnes Obel.Vengono ripresi brani dai suoi due dischi che si sono caratterizzati per questo stile che si potrebbe definire "musica da camera pop". Agnes suona in trio ed è accompagnata da violoncello e violino.




Anche qui siamo nell'ambito della musica d'atmosfera. Le esecuzioni sono state molto simili a quelle presenti sui due dischi e questo alla fine ha fatto si che il tutto sia risultato un pò statico. Anche qui non nego che un pò di noia abbia preso il sopravvento. Lei è brava ma forse dal vivo questo tipo di concerto si presta poco per un pubblico consumatore di musica pop. 


Alla fine comunque Agnes si è fatta preferire a Melanie ma devo ammettere che un pò sono rimasto deluso. Mi aspettavo sinceramente di più. 

BandaLarga, 12 maggio 2007: la prima puntata

Come vi abbiamo gia'raccontato qua, la notte del 12 maggio 2007 RadioPopolare ha trasmesso la prima notturna di BandaLarga.
A questo indirizzo potete ascoltare i primi minuti della trasmissione, preceduti dalla coda del GR notturno condotto da un gggiovanissimo Alessandro Braga (ci racconta anche che tempo faceva in quei giorni).



domenica 11 maggio 2014

Bollicine#31: Denovo! Streaming e playlist

Avete la possibilita' di riascoltare da qua la trasmissione di oggi , dedicata al nuovo disco di inediti dei Denovo (in uscita il 15 maggio); ne abbiamo parlato con Mario Venuti, chitarra, voce e sax del gruppo siciliano.
Ecco la playlist ascoltata:
Talking Heads- life during wartime
Beatles- come together
Cèlo, manca: Denovo-Persuasione
(intervista a Mario Venuti)
Denovo- Ipnosi
(intervista a Mario Venuti#2)
Denovo- Animale
Litfiba- Re del silenzio
Police- Walking on the moon
Le raccomandate: (Tragni): Brace- domani
Le raccomandate (Carini): Maria Roveran e gli Stag - Piccola Patria
Pretenders- Don’t get me wrong
B52's- rock lobster
Mi manda Carini: Dum dum girls- Rimbaud eyes
Mi manda Carini: Monacidelsurf- il pranzo è servito
XTC- Generals & majors

Questa la copertina di Kamikaze Bohemien:

Anteprima Bollicine#31: il nuovo disco dei Denovo

Eccoci alla consueta anticipazione. Nella puntata di oggi di Bollicine, vi racconteremo di "Kamikaze Bohemien", il disco di inediti dei Denovo che esce per la Viceversa Records il 15 maggio 2014.
La storia del disco e' molto curiosa, in quanto si tratta di canzoni rimaste nel cassetto per 30 anni. Per l'occasione sara' Mario Venuti a raccontarci come sono tornate alla luce (Mario e'stato insieme a Luca Madonia fino al 1990 l'anima dei Denovo).
Tanta musica new wave, italiana ma non solo, alle 17,35 come sempre su Radio Popolare!

sabato 10 maggio 2014

3 motivi per cui la qualità degli mp3 tutto sommato non è così male

Anche la redazione di Bollicine entra nell'annosa questione che da quando esiste la musica digitale mette da una parte i puristi dell'hi-fi, dall'altra techno-fan e folli scaricatori di intere discografie, dai Pooh ai mastri bonghisti senegalesi‎ senza guardare in faccia nessuno: la qualità (scadente) degli mp3 è davvero così fastidiosamente percepibile all'orecchio umano rispetto al limpido suono analogico dei trentatré? 
Ecco tre motivi tratti dalla nostra vita vissuta grazie ai quali vi possiamo assicurare: c'è di peggio.

1) le cassette comprate al mare
Chi, solleticato dal prezzo allettante, non ha mai comprato un Vascorossi o un mixage in una bancarella improvvisata vicino alla spiaggia? Io comprai un prezioso album di Zucchero con pregevole copertina fotocopiata a colori, dal risultato psichedelico: ricordo ancora il vocione del nostro, ai tempi ancora sotto i 120 kg, che ulula senzaunadonna col vocione rallentato. Probabilmente qualcuno aveva registrato a 33 giri un 45 originale.


2) le cassette registrate in casa senza "piastra"
L'immancabile amico di papà, che di musica ne sa, dice che è molto meglio comprare i 33 che le cassette perché la qualità audio è migliore. E allora: vai con Freeway 83 su ellepì. Unico problema: lo stereo di casa non aveva la 'piastra', ovvero il registratore a cassette integrato. Occorreva allora dotarsi di pazienza e, appoggiando il registratore ad una cassa, far partire un disco nell'assoluto silenzio per la copia su cassetta ad uso personale. Se però hai una sorella vendicativa ti ritroverai con rumori di tosse, starnuti, urletti che coprono randomicamente gli originali.

3) l'autoradio del papa'
Anche una volta superato il problema della buona qualità audio della cassetta, a volte il mezzo di ascolto diminuisce tragicamente la resa. Parliamo della vecchia Autovox estraibile della Ritmo grigia, quella con due minuscole casse laterali per chi sta davanti, alti sparati a palla e bassi inesistenti. 
E chi sta dietro? Prova ad interpretare dal labiale di chi canticchia davanti se si tratta di Lucio Dalla o Battisti.

mercoledì 7 maggio 2014

Ancora sul Rock Oscuro: playlist

Nella puntata di sabato notte 3 Maggio abbiamo spaziato dal Cile al Perù alla Finlandia agli USA e UK.


Grazie a Marcello Masarati abbiamo "conosciuto" una serie di gruppi "sconosciuti" ai più.


E anche gli ascoltatori sono intervenuti con i loro suggerimenti grazie ai quali abbiamo conosciuto ad esempio i Nemrud dalla Turchia.

Di seguito la playlist di Bandalarga 3 Maggio 2014

Robert Johnson "Crossroads"
Rare Earth "I just want to celebrate"
Young Rascals "Groovin"
Traffic Sound "Inca Snow"
Beyond the Implode "Lassitude"
La Kabala "El Cumbanchero"
Deerhunter "Sleepwalking"
Telegraph Avenue "Sweet Whatever"
Count Five "Psychotic Reaction"
Pholhas "We're all mad"
Pax "Mr Skin"
Nemrud "Ritual"
Pusher "Piratas en el Titicaca"
Bauhaus "Belalugosi is dead"
Tasavallan President "Deep Thinker"
Parliament "I can call my baby pussycat"
Funkadelic "Can you get to that"
Black Crowes "Morning Song"
Katey Sagall "Son of a preacher man"


lunedì 5 maggio 2014

Piccola Patria: Il Triveneto ma potrebbe essere ovunque

Piccolo film italiano che a fatica si sta facendo conoscere tra i cinefili e non. A Milano lo si può ancora vedere al cinema Palestrina ma su questa pagina Facebook trovate maggiori informazioni su dove visionarlo.

Primo film di Alessandro Rossetto ambientato nel Triveneto e recitato in dialetto. Ma non spaventatevi che ci sono i sottotitoli. Come dice il regista il film è come una tragedia greca. A parte la trama c'è il coro (quello degli Alpini!) e c'è una unità di luogo. Il tutto si svolge attorno a questo albergo (Hotel Antares) dall'architettura futuribile che si trova a Villafranca:





Quello che questa foto non rende è ciò che ci sta attorno all'albergo. Cascine con stalle, mucche e cavalli, campi coltivati e capannoni. Come dice il regista «Un territorio di confine tra civiltà rurale e industriale, dove il limite a tratti non è nemmeno percepibile, trasformatosi troppo in fretta, con uno sviluppo economico tanto veloce quanto squilibrato». E' il Triveneto in cui non si capisce se non tramite i cartelli quando finisce un paese e ne inizia un altro.

Due bravissime (e giovanissime) attrici (Maria Roveran e Roberta Da Soller) che si scontrano con quel muro di ottusità (bellissima la scena dell'adunata veneta) e pregiudizi che sembra percorrere il Triveneto ma anche qualunque altro luogo dove ci si trova a convivere con altre realtà.

E a sottolineare alcuni momenti del film ci pensano alcuni canti degli Alpini ed alcune canzoni della stessa Maria Roveran.Che sta portando in giro con il Piccola Patria Tour assieme a Marco Guazzoni e gli Stag. A breve dovrebbe uscire un cd con le canzoni di Maria. Che oltre ad essere brava come attrice se la cava molto bene come cantante.



 

Bollicine#30: Eno e le storie tese. Playlist e streaming

Ieri nella puntata di Bollicine abbiamo parlato di alcune delle produzioni di uno dei piu'grandi chef musicali che risponde al nome di Brian Eno. A differenza dei dadi Knorr, riesce, ovunque viene messo, ad esaltare il sapore originale anziche' coprirlo. Se volete riascoltare la trasmissione, qua potete farlo.

Ecco una foto d'epoca assieme a Bowie (periodo della trilogia berlinese): riconoscete il terzo uomo?

E infine, questa la scaletta:
U2- a sort of homecoming (da "Unforgettable Fire")
Devo- Uncontrollable urge (da "Q: Are we not men..")
Le raccomandate: (Tragni) Jocelyn Pulsar- Arkanoid
Le raccomandate (Carini):Cosmo- ho visto un Dio
James- sometimes (da "Laid")
Ultravox- Sat'day Night in the City of the Dead (da "Ultravox!")
Mi manda Carini: Agnes Obel- Aventine
Laurie Anderson- in our sleep (da "Bright Red")
Penguin Cafè Orchestra- Penguin cafe single (da "Music from the Penguin Cafè Orchestra")
Dischi Caldi: Nicolò Carnesi- proverbiale
Talking Heads- The Girl Wants To Be With The Girls (da "More songs about buildings and food")
David Bowie-boys keep swinging (da "Lodger")
Cèlo, manca: Van Halen- 1984 & Jump (da “1984”)
Aztec Camera- Jump
Zvuki MU- the source of infection (da "Zvuki MU")
Brian Eno- Mother of violence (da "and I'll scratch yours")
Coldplay- Viva la vida (da "Viva la vida")

sabato 3 maggio 2014

3 confessioni sulla mia educazione a base di Musica Tarocca

Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Francesco e oggi ho deciso di fare outing raccontandovi la mia educazione a base di Musica Tarocca.
Sapete la differenza tra cover e musica tarocca? Non ne sono sicuro, ma credo che il termine "taroccato" per indicare qualcosa di finto che pero' vuole somigliare il piu' possibile all'originale sia venuto di moda circa trent'anni fa, probabilmente grazie ad Ezio Greggio e al Drive In. La cover da sempre indica invece qualcosa di piu'nobile, l'artista che rifa' un brano rendendolo suo e non semplicemente plagiando l'originale.
Ma veniamo a noi.
Tra la fine dei 70 e l'inizio degli 80, complici i miei genitori (che musicalmente ancora oggi ritengono il sound di Gianni Morandi il non plus ultra) e i martellanti spot tv dell'epoca, posso dire che tre categorie di musica taroccata hanno contribuito forse in modo troppo determinante alla mia formazione musicale. Eccoli a voi, tiratemi pure le vostre pietre digitali. Io ne vado fiero.

1) i 45 giri dei Sanremini
Sul finire degli anni 70 c'era un mondo di musica taroccata per noi bambini dell'epoca con la collana dei "Sanremini": 45 giri a basso prezzo dove, random, potevi trovare dalle sigle dei cartoni alle canzoni dello Zecchino in versione, appunto "Sanremini". Vocine a profusione, arrangiamento appiattito, un po' il dado Knorr della musica per bambini. Ma costavano poco e avevano delle copertine coloratissime e accattivanti per noi ingenui possessori di mangia-dischi. 
La leggenda vuole che comunque riuscissi a riconoscerli anche senza busta, nonostante la grafica sul disco fosse sempre la stessa e io non sapessi leggere.

2) i Beatles da ascensore
All'epoca in casa mia girava una sciaguratissima cassetta con le piu' celebri canzoni dei Beatles in versione "musica da ascensore": ovvero. Immaginate The Fool on the hill strumentale, rallentatissima e fischiettata con un flautino da sagra. Il tutto ripetuto per una dozzina di pezzi tra i piu' celebri dei Fab Four
Questa cassetta era una delle pochissime che girava nella Ritmo di mio padre.
A posteriori ho associato queste nenie alla scena finale dei Blues Brothers: avete presente dove i Nostri salgono in ascensore mentre i soldati li inseguono sulle scale? Ecco, quella musichetta che si sente mentre salgono.
Immaginate soprattutto lo shock circa 10 anni dopo quando ho scoperto che queste canzoni esistevano anche in formato "normale".


ma soprattutto, 3) i Mixage della Baby Records
Lo so, lo so, in questo caso e' un po' come sparare sulla croce rossa. Ma dall'83 all'85 mi sono cibato quasi esclusivamente di queste orride compilation vanziniane dove, oltre agli autori di punta dell'etichetta (tipo Gazebo o Gilbert Montagne') facevano capolino come riempitivi dei gruppi inesistenti che taroccavano canzoni famose, di cui io ovviamente ero all'oscuro. Per esempio: I Condors suonavano We are the champions, mentre per me la Policiana Every breath you take era in realta' questo papocchio dei Pink Project.
Insomma, se ogni tanto ho qualche svarione in onda, capitemi: la formazione musicale era quella che era.

Bollicine #30: un uomo chiamato Eno

Lo riconoscete?
No, non il gatto, il tipo stempiato. Beh, forse il suo viso non e' conosciutissimo, ma il suo zampino e' presente in tantissimi dischi di artisti famosi, da Bowie agli U2, dagli Ultravox ai Coldplay. Persino nella sigla del TG3 degli anni 90. 
Questo signore e' Brian Eno, e alle sue produzioni stellari dedicheremo la puntata di Bollicine di domani pomeriggio, come sempre su RadioPopolare a partire dalle 17,35.

venerdì 2 maggio 2014

12 maggio. 7 anni fa

E' sabato 12 maggio del 2007. 
La Juventus sta stravincendo il suo primo campionato di serie B, Sarkozy ha appena vinto le presidenziali in Francia e, proprio quel giorno, in Italia si parla di family day. Da Wikipedia: "Si festeggia a Roma in piazza di Porta San Giovanni il Family Day, all'interno del quale verrà posta in risalto la famiglia tradizionale, fondata cioè sul matrimonio; contemporaneamente a tale evento vi sarà una manifestazione in piazza Navona chiamata "Coraggio Laico" che ricorderà tale giorno per la maggioranza di NO al referendum sul divorzio nel 12 maggio 1974...."

Nel mio piccolissimo, quella sera mi preparo al debutto radiofonico: sta per partire Bandalarga, il cui sottotitolo recita "Musica a raccolta differenziata" perche' si propone di diversificare ed approfondire tanti generi musicali in ogni puntata. Alle spalle un paio di prove generali fatte, una vaga idea di come si usa il mixer dello studio giallo di via Ollearo, un po' di panico generico per l'onda, tipo trampolino della piscina con spettatori intorno. Ma quella sera anche molto terrore che qualcosa non funzioni e non si vada in onda, ricordando la massima di Mike Buongiorno: "con un microfono in mano, l'unica cosa di cui devi aver paura e' che non funzioni".
Passa il GR, arriva la fatidica musichina con il trombettio e la voce "popolare network", il "tu-ru-du-ru" che annuncia la pubblicita' e poi tocca a noi.
Le prime parole? "siamo in onda!". E, quando parte la prima canzone di una scaletta-fiume dedicata agli anni 80 (3 ore di trasmissione), ricordo distintamente che mi alzo e corro fuori dallo studio, dove, sui desk dei giornalisti, c'erano delle radioline sintonizzate su RadioPop, per sentire se veramente eravamo in onda.
Per i feticisti come me, ecco la radioguida di quella giornata. Lo scotch che si nota in alto e' quello originale del caposervEzio De Gradi. Forse conservo ancora il ciddi' scatola scrivania(!) della puntata di Makkaroni di allora.