venerdì 4 aprile 2014

Domenica a Bollicine: Yes, we speak english (and also Den Harrow)

Eccoci alla consueta anticipazione della puntata di domenica. Parleremo di gruppi italiani che almeno in una parte della loro vita hanno parlato inglese, a volte con un buon successo fuori dall'Italia. Ad esempio PFM, Afterhours tra i piu' famosi, ma anche tanti altri gruppi che scoprirete domenica con noi.
Non ne parleremo in trasmissione, ma trent'anni fa esplodeva il fenomeno Den Harrow, al secolo Stefano Zandri da Nova Milanese (ridente localita' dell'hinterland nord-ovest, credo). Era un modello che-in puro stile anni 80- prestava il volto (ma non la voce) ad un progetto musicale tutto tastierine e batterie digitali, ammiccando molto, sia nel look che nelle movenze, agli Wham di George Michael. Ed esattamente nel 1984 usciva Mad Desire:
All'inizio del video, il Nostro compare a torso nudo, truccato, mashato e inanellato. Ma gia' dai primi fotogrammi l'eleganza fa capolino, a partire dal truzzissimo arancio che campeggia nel loft di Den, probabilmente lo scannatoio dove porta le sue prede di video in video, fino al sobrio abbigliamento con cui gira per le vie di Milano: occhiali con montatura bianca, cappottino cammellato con sciarpa a quadri. Se guardate bene, nel traffico meneghino compare qualche Fiat Duna, segno dei tempi.
Ma poco dopo compare lei, la ragazza oggetto del suo Mad Desire: per chi si aspetta la classica biondona cotonata tipica del periodo, arriva una doccia fredda: e' mora, e anche apparentemente molto dimessa e poco appariscente.Bisogna infatti aspettare la sortita in discoteca-allestita un po' come ne "I Fichissimi"- dove, complice un elegante vedononvedo bianco, la giovine Novatese se la tira un po'lanciandosi in un ballo scatenato(?) in mezzo alla pista. Finalone aperto, con il Nostro che recupera fiducia in se'stesso e sembra finalmente portare un'altra tacca alla lettiera del loft, che attende lo Zandri come un complice di avventure proibite. Sipario.

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