domenica 9 luglio 2017

Bollicine: un cantautore per l'estate- Round 1

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Ecco le biografie dei due artisti:

DE GREGORI
Francesco De Gregori è nato (e chi l’avrebbe mai sospettato) a Roma, il 4 aprile 1951 e, a differenza di Bob Dylan, ha cominciato già a vent’anni a perdere i capelli.
Artista fra i più importanti della scena musicale italiana, nelle sue canzoni si incontrano musicalmente sonorità varie, dal rock alla canzone d'autore; ha iniziato con canzoni più raccolte, in versione acustica, ma non ha disdegnato anche il farsi accompagnare da rock band o orchestre e creare pezzi quasi sinfonici. Nelle parole c'è un ampio uso della sinestesia e della metafora, spesso di non immediata interpretazione, in cui trovano spazio riferimenti all'attualità e alla storia.
È spesso definito cantautore e poeta, sebbene egli preferisca essere identificato semplicemente come "artista". Egli è, inoltre, uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe Tenco e un Premio Le parole della musica.
Tante le collaborazioni nel corso della sua carriera, ricordiamo gli inizi al Folk Studio con Venditti e Locasciulli, i concertoni con Dalla nel 1979 e in tempi più recenti, i lavori con Graziani, Daniele, Piovani, Baraldi.
L’ultimo suo lavoro in studio è una traduzione di alcune canzoni di Dylan, intitolato, con una certa dose di autoironia, “Amore e furto”.

PINO DANIELE
Pino Daniele, il cui vero nome era Giuseppe Daniele è nato a Napoli, il 19 marzo 1955.
Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni settanta e ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano. In oltre quarant'anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti di prestigio tra i quali: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Ralph Towner,  Mike Mainieri, Danilo Rea. Nel corso degli anni ha presenziato e suonato in molti palcoscenici importanti, come a Cuba e al teatro Olympia di Parigi. Tra le sue varie esibizioni dal vivo, annovera, inoltre, collaborazioni con artisti di fama internazionale come Pat Metheny, Eric Clapton, Chick Corea, Robert Randolph e Joe Bonamassa.
La sua tecnica strumentale e compositiva ha avuto influenze rock, jazz (considerando la passione per Louis Armstrong e per chitarrista George Benson) e soprattutto dal genere blues, amalgamando il tutto in un modo estremamente personale, originale e creativo.
Pino se n’è andato a Roma, il 4 gennaio 2015 a causa di un infarto.






1 commento:

  1. Difficilissima scelta, due mostri sacri. De Gregori é qualitativamente durato piú a lungo, la musica di Pino é scemata notevolmente nel corso degli anni, ma all´apice ha fatto delle cose pazzesche. Saluti dal Messico, la domenica é il giorno in cui mi sbizzarrisco in cucina con piatti tipici italici, accompagnato da voi in sottofondo e un bel bicchiere di vino rosso a lato... Antonio.

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