sabato 26 luglio 2014

Ex CSI live@carroponte, giovedì 24 luglio 2014

‎Giovedì al Carroponte sono ritornati coloro che si definiscono ex CSI, ovvero tutto il nucleo storico del periodo che va da KO de mondo a T.R.E.  passando per Linea Gotica: Canali, Magnelli, Maroccolo e ovviamente Zamboni.‎ Tutto? Noo, quasi tutto, a parte Ferretti che, come il villaggio di Asterix, resiste all'invasore. E allora dentro Angela Baraldi, che da tempo accompagna -live e su disco- Massimo Zamboni e le sue chitarre.

Un'occhiata al pubblico ‎del Carroponte, innanzitutto: variegato, con tanti ex venti-trentenni (ovviamente) degli anni 90 che agli spinelli d'ordinanza uniscono gli smartphone per le foto‎.Ti senti vecchio quando sai tutte le canzoni a memoria pur non sentendole da decenni. E l'effetto è quello, visto che non sono presenti inediti, ma solo una rilettura piuttosto fedele di tutto il periodo CSI ma anche di molti classici dei CCCP, da Emilia Paranoica in su.

Quanto a me, il brivido lungo la schiena è corso più volte, specie nella prima parte del concerto: ricordo esattamente dove ero‎ quando ascoltavo ogni singolo pezzo cantato dalla Baraldi giusto un po'piu'agitata di come mi immaginavo Ferretti al canto: Irata- con la cassett‎a da 60 che finiva tagliandola inesorabilmente sul finale; unità di produzione- brano che apriva il CD di T.R.E. che, appena scartato dal cellophane, mi ascoltavo avido con il walkman buttato sul letto; in viaggio- ascoltato in sottofondo nelle prime uscite serali sulla Uno scassata di famiglia; e via così, tanti ricordi che si susseguono nella playlist che pesca, impeccabile nell'esecuzione, nei miei ricordi ‎più intensi dei '90.

Inutile soffermarsi sul senso dell'operazione, sui reiterati inviti all'acquisto delle magliette (ma non potevate farle un po'decenti?), sulla classifica tra chi è invecchiato peggio tra gli "ex" o sui capelli nero corvino di Marok: il concerto vive di luce propria, nonostante un continuo rimando all'assente Ferretti, grazie anche all'idea (azzeccata) della "collettivizzazione" della voce narrante nel corso dei brani: uno Zamboni commosso che si dedica a Del mondo, Canali su Linea Gotica, addirittura una Io sto bene costellata di coretti comunitari stile Pooh.
Gli perdoniamo qualche stecca di troppo sul finale tutto di marca CCCP, forse davvero improvvisato come ci hanno fatto credere, e un po'rimpiangiamo quel periodo in cui un gruppo così riusciva addirittura ad andare primo nella classifica dei dischi più venduti. 
Lacrimuccia.














Nessun commento:

Posta un commento